La città è il punto di partenza e di arrivo dei safari del circuito dei parchi del nord in Tanzania, Arusha ha una posizione strategica, si trova infatti vicino al Parco Nazionale di Serengeti, al Cratere del Ngorongoro, al Lago Manyara, al Parco Nazionale di Tarangire e ovviamente al Parco Nazionale di Arusha, che si trova a soli 35 chilometri . Arusha è facilmente raggiungibile perché è a solo 40 Km di distanza dal Kilimanjaro International Airport (JRO ) secondo più grande aeroporto della Tanzania ed è ben collegato con tanti voli internazionali. Situata ai piedi del Monte Meru, la città di Arusha è conosciuta come la capitale per il safari nella Tanzania settentrionale. Serve come ottima base da cui esplorare l'area circostante che include il Monte Meru, il maestoso Monte Kilimanjaro, i parchi nazionali di Arusha, Manyara, Tarangire e Ngorongoro. Arusha è una perfetta località per prendersi un giorno o due di relax prima o dopo il safari in quanto offre un clima temperato e paesaggi lussureggianti. I visitatori in transito ad Arusha non vedono l'ora di esplorare il parco nazionale del Serengeti, il magnifico Parco Nazionale di Arusha ed affrontare la sfida di scalare il Monte Meru, la quinta montagna più alta dell'Africa, oppure il Monte Kilimanjaro conosciuto come il tetto d'Africa.
Situato a poche ore di auto dalla città di Arusha, il parco nazionale del Tarangire si trova nel circuito del grandi parchi del Nord della Tanzania. Il parco prende il nome dal fiume Tarangire (dalla lingua kiswahili fiume dei facoceri) che lo attraversa e proprio grazie a quest’ultimo, il paesaggio risulta più verdeggiante, con estese paludi alluvionali e boschi. Famoso per la possibilità di vedere enormi gruppi di elefanti che spesso superano le centinaia ed un'incredibile paesaggio punteggiato da centinaia di Baobab. Dopo il Serengeti, il Tarangire ha la più grande concentrazione di fauna selvatica in Tanzania. Soprattutto durante la stagione secca il parco ospita numerosissimi animali come zebre, gnu, alcelafi, kudu, gazzelle, bufali, felini che raggiungono il parco per abbeverarsi perché rappresenta l'unica fonte di acqua della zona. Questo è anche l'unico posto in Tanzania dove vengono regolarmente avvistate antilopi come l'Orice e il Gerenuk.
In questa zona si trovano i famosi kopjes, ossia affioramenti rocciosi molto scenografici, e una rete di corsi d’acqua e fiumi che assicurano una riserva di acqua perenne.
Questa è una delle zone migliori per effettuare un safari, durante tutto l’arco dell’anno, grazie alla straordinaria presenza di animali, anche quando la Migrazione non si trova in quest’area; qui infatti gli spazi sono sufficientemente ampi e liberi dalla vegetazione, inoltre il fiume Seronera costituisce una fonte perenne di acqua che non si secca mai, per questi motivi gli avvistamenti sono più facili qui rispetto ad altri luoghi.
La Grande Migrazione transita nell’area centrale del Serengeti da aprile a giugno, quando si sta spostando verso i pascoli verdi e le fonti perenni di acqua del nord e la ritroviamo nuovamente qui tra novembre e dicembre quando, seguendo le piogge, le mandrie si dirigono verso sud, verso i pascoli del sud del Serengeti e della Conservation Area del Ngorongoro.
Anche le gazzelle di Thomson, che durante la stagione verde si spostano verso est, durante la stagione secca fanno ritorno in queste aree poiché solo qui possono trovare fonti di acqua perenne, nei loro spostamenti portano con sé i ghepardi e le iene che le seguono.
Proveniendo da Karatu, superato Lodoare Gate si entra nella foresta di Oldeani caratterizzata da alberi ad alto fusto [spesso ricoperti da un fitto muschio] liane ed olivi africani, fino a che la vista si apre sul cratere di Ngorongoro o più precisamente sull'enorme caldera formatasi circa 2,5 milioni di anni fa in seguito al collasso del vulcano divenuto inattivo. Il suo diametro è di circa 20 km e le pareti sono alte 600 mt. dimensioni tali da far presumere che Ngorongoro fosse, in origine, ben più alto del Kilimanjaro.
Grazie alla varietà di habitat [savana di erbe alte e basse, foresta di acacie a fusto giallo, boschetti, paludi, radure e laghi che garantiscono la costante presenza di acqua] ospita circa 30.000 animali residenti tutto l'anno inclusi bufali, elefanti, leoni, rinoceronti e ghepardi ed una grande varietà di uccelli tra cui struzzi, aquile, poiane, falchi e fenicotteri. Fanno eccezione le giraffe che mancano completamente.
Di fatto il cratere offre praticamente l'unica opportunità di avvistare i rinoceronti che sono si presenti anche nel Serengeti ma risiedono in aree protette dove non è possibile circolare liberamente e quindi avvistabili solo in lontananza, con una buona dose di fortuna. Le nostre guide hanno occasionalmente incontrato rinoceronti nel Serengeti Mara, a Bologonja e nelle vicinazne dei Moru Kopjes. Presenti anche altrove ma più facilmente avvistabili nel cratere sono i gattopardi africani ed alcuni tra i più grandi esemplari di elefanti.
L'errore che non si deve fare è di ritenere Ngorongoro la tappa focale del proprio safari che è e deve rimanere il Serengeti.
Se nel Serengeti un'accurata pianificazione permette di avvantaggiarsi sia della concentrazioni di animali in determinate area sia di esplorare aree remote e poco visitate anche in alta stagione, a Ngorongoro non vi è modo di evitare il traffico neppure partendo la mattina prestissimo dal momento che comunque i veicoli restano nel cratere 6 ore. A nostro avviso il cratere di Ngorongoro deve essere visitato ma una discesa nel cratere è sufficente una seconda giornata in loco è meglio spesa visitando gli altipiani orientali o meridionali.
Vi sono diverse sistemazioni sull'orlo del cratere con vista spettacolare.
Anche la vicina cittadina di Karatu offre diverse opzioni ed a seconda del tipo di itinerario siamo soliti proporre una notte in loco.
La Riserva di Selous ora divenuta Nyerere National Park prende il nome da Julius Kambarage Nyerere politico tanzaniano, padre fondatore della Tanzania, Presidente della Tanzania dalla data di fondazione del paese nel 1964 fino al suo ritiro nel 1985. La superficie originale del Selous era di circa 55000 kmq, una riserva semplicemente enorme, più grande della Svizzera. Il suo vecchio nome è dedicato al capitano Fredrick Courtney Selous, un naturalista leggendario del 19° secolo, un esploratore e cacciatore che visitò la riserva durante la sua esplorazione in Africa. La Riserva di Selous è stata fondata nel 1905, situata nella parte sud della Tanzania è delimitata dal Parco Nazionale di Mikumi a nord-ovest e dal Monte Udzungwa e la Palude Kibasira ad ovest.
È senz’altro la riserva meno contaminata dalla presenza umana. La parte nord della riserva è dedicata ai safari ed è molto bella e ricca di fauna selvatica. La riserva offre tante opportunità: dall’emozionante esperienza di un safari a piedi accompagnati dai Rangers, ai safari in barca possibili grazie ai numerosi corsi d’acqua della riserva che offrono un incantevole scenario naturale, offre, inoltre, una grande varietà di habitat naturali, tra savane aperte, boschi di acacie, paludi e foreste fluviali. Il Fiume Rufiji ed i vari corsi d'acqua attirano tantissimi animali durante il periodo secco tra Giugno e Ottobre offrendo quindi dei safari imparagonabili. La riserva è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1982. La sua fauna selvatica è spettacolare: elefanti, ippopotami, leoni, coccodrilli, gnu, impala, zebre, leopardi, iene maculate e oltre 440 specie di uccelli.
Situata nell'arcipelago di Songo Songo, l'incontaminata isola di Fanjove si trova al largo della costa della Tanzania nell'Oceano Indiano. Un'oasi di tranquillità, Fanjove Island vanta un lodge in stile Robinson Crusoe e sabbie bianche orlate di palme lambite da acque azzurre e scintillanti. I visitatori possono aspettarsi un soggiorno di lusso presso il lodge privato sull'isola nell'eco Bandas di fronte all'oceano, esplorare gli splendidi 11 chilometri di splendida barriera corallina preservata e avvistare una vasta gamma di fauna selvatica. Questa avventura su un'isola deserta offre anche l'opportunità di fare snorkeling attraverso il paese delle meraviglie sottomarino per avvistare tartarughe verdi e delfini filatori, assaggiare i deliziosi curry appena fatti e pesce pescato ogni giorno ed esplorare questo paradiso naturale selvaggio. Da non perdere una visita al faro del XIX secolo e ai resti architettonici di un ex villaggio di pescatori.
Dar es Salaam (دار السلام, in arabo "casa della pace") è la più grande città della Tanzania, il principale polo economico e il primo porto del paese. La città era chiamata in origine Mzizima, nome che venne cambiato ufficialmente nel 1866. Il nome attuale viene spesso abbreviato in Dar, e la popolazione locale usa comunemente anche il nomignolo di Bongo. Pur avendo perso lo status di capitale nel 1996, formalmente sostituita da Dodoma, Dar es Salaam ospita tuttora la maggior parte delle funzioni amministrative del paese, oltre a essere capoluogo della regione omonima.
Si affaccia sull'Oceano Indiano, su una baia naturale antistante il tratto di mare compreso fra le isole di Zanzibar e Mafia e, pur essendo la città più sviluppata della Tanzania, Dar mantiene tuttora l'atmosfera e l'aspetto tipico della città coloniale. I grattacieli e i grandi viali presenti in alcuni quartieri costituiscono un'eccezione; la maggior parte degli edifici sono bassi, le vie polverose e affollate, e le palme e le mangrovie dominano ancora la costa. Nel porto attraccano grandi navi da crociera e mercantili, ma anche i dhow a vela e le canoe dei pescatori.