Un viaggio intenso, a tratti commovente, un ritorno alle origini, un breve contatto con un popolo coraggioso e cordiale. Un mondo in movimento, un sogno che ogni giorno si trasforma in realtà, una natura generosa che regala al viaggiatore spettacoli di una bellezza incomparabile ed infine lei, la Nazione Arcobaleno, il Sudafrica.

Rinomata come una delle più belle città nel mondo, Cape Town è la più incantevole metropoli sudafricana, una tappa fondamentale del soggiorno nel Paese!
Soprannominata "Città Madre" per il ruolo chiave che rivestì nella nascita del Sudafrica moderno, Cape Town è dominata dalla Table Mountain, una magnifica altura con la cima ammantata da una cascata di nubi, i fianchi ricoperti da una fitta vegetazione e da vigneti, e le pendici circondate da spiagge dorate. Nel mondo ci sono poche città che possono vantare un parco nazionale in pieno centro e offrire la possibilità di dedicarsi a così tante attività all'aperto in una cornice così affascinante.
Il World Design Capital 2014 è un titolo basato sull'idea di utilizzare il design per trasformare le grandi città e migliorare la qualità della vita dei loro abitanti. Con le vivaci facciate di Bo-Kaap, le cabine balneari di Muizenberg, le affascinanti opere di street art e le decorazioni afro-chic che ornano molte guesthouse, Cape Town è una metropoli davvero attraente. Ma soprattutto è una città multiculturale, dove tutti hanno una storia affascinante - e talvolta commovente - da raccontare
Il centro della città, detto City Bowl ("conca cittadina") si trova in una depressione in mezzo a numerosi rilievi, tra cui il più noto è il caratteristico Tafelberg (Table Mountain, "Montagna-tavolo"), che con la sua sommità pianeggiante sovrasta la città. La cima della montagna è spesso coperta da una nube, che, per analogia, viene chiamata "la tovaglia" (table cloth). Oltre al Tafelberg, il territorio cittadino include altre cime: Lion's Head ("testa di leone"), Devil's Peak ("picco del diavolo"), Twelve Apostles ("dodici apostoli") e Signal Hill ("collina del segnale"). La City Bowl si affaccia sull'Oceano Atlantico a nord-est, e precisamente sulla Table Bay, in cui si trova l'isola di Robben Island.
Cenni storici.
Città del Capo fu il luogo del primo insediamento europeo in Sudafrica; Kaapstad fu infatti fondata alla fine del XVII secolo dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali come punto di scalo e rifornimento per le sue imbarcazioni dirette verso l'Asia. A partire da questo singolo insediamento si andò formando la Colonia del Capo, che comprendeva sotto il dominio olandese tutta la Penisola del Capo e una parte di entroterra. La Colonia del Capo fu in seguito invasa dagli inglesi, che procedettero a espanderne i confini verso nord e verso est. Verso la fine del XIX secolo, Città del Capo era capitale di un territorio estremamente vasto, che si spingeva fino ai fiumi Fish River e Orange. La Colonia del Capo cessò di esistere nel 1910 con la formazione dell'Unione Sudafricana, dominion del Commonwealth, il cui territorio corrispondeva sostanzialmente a quello del moderno Sudafrica. L'Unione Sudafricana è ricordata, tra l'altro, per il regime della segregazione razziale, che a Città del Capo ha una storia più antica che in altre zone del Paese: già nel 1901, precedendo di oltre 40 anni l'inizio ufficiale dell'apartheid, le autorità del Capo confinarono la popolazione nera in quelle che oggi sono le township di Cape Flats per combattere un'epidemia di peste bubbonica. La stessa Città del Capo fu però anche teatro del primo discorso pubblico di Nelson Mandela dopo la scarcerazione, l'11 febbraio 1990. La Città del Capo moderna sta ancora cercando di migliorare le condizioni di vita della cittadinanza. I prezzi delle proprietà sono aumentati e il centro città sta diventando più sicuro, con lo sviluppo di appartamenti tipo loft in grandi e antiche strutture come l'Old Mutual Building e il Board of Executors. La piena integrazione della popolazione mista di Città del Capo, comunque, rimane ancora lontana.
Le principali aree della città:
Adderley. La strada più storica è Government Adderley, che attraversa la parte alta città da nord a sud, attraverso i giardini botanici Company's Gardens. Su questa via si affacciano la maggior parte dei musei e molti edifici storici; tra gli altri, il South African Museum, con numerosi documenti sulle culture e la fauna dell'Africa australe. La South African National Gallery ospita opere d'arte moderna. Nella stessa zona si trovano la Cattedrale di San Giorgio Martire, che è la principale della Chiesa Anglicana in Sudafrica (è retta dall'arcivescovo Desmond Tutu), la House of Parliament, e la Groote Kerk della Chiesa Riformata Olandese. La piazza di Green Market Square ospita tutta la settimana un variopinto mercato. Infine, lo Old Town House Museum raccoglie opere di pittori olandesi e fiamminghi del XVII e XVIII secolo, fra cui alcuni van Dyck.
La Town Hall su Grand Parade. La Grand Parade è un grande spiazzo dove si tengono le parate militari; nei pressi sorge l'edificio più antico della città, il Castello di Buona Speranza, eretto fra il 1666 e il 1679, roccaforte della VOC. Sul lato lungo della Grand Parade si erge l'imponente Town Hall (palazzo del municipio).
Central. La zona del Central si sviluppa attorno a St. George's Mall ed è ricca di centri commerciali (tra cui spicca il Golden Acre Center, un tempo stazione ferroviaria) e uffici. Qui si trova il luogo dove sbarcò Jan van Riebeeck, e che oggi, a causa di opere di bonifica, non si trova più sul mare; una fontana commemora l'evento.
Greenmarket Square è il cuore del centro. La piazza funzionava un tempo da mercato degli schiavi. Oggi vi si tiene un mercato delle pulci che trabocca di souvenir e oggetti d'artigianato. Nelle sue vicinanze sta il neoclassico palazzo del Parlamento eretto nel 1894. Grazie ai numerosi bar e ristoranti che vi si affacciano, Long Street è la più rinomata delle strade del centro. L'arteria muove dal porto per terminare nella zona di Company's Gardens nei cui paraggi sono situati alcuni dei più importanti musei cittadini.
Sui pendii dei monti che limitano il City Bowl si distendono quartieri altolocati, quali Tamboerskloof, Higgovale, Oranjezicht e Gardens. Quest'ultimo è rinomato per le sue simpatiche pensioni (guesthouses) che offrono viste panoramiche sul centro e sul porto.
Bo-Kaap. Il quartiere malese di Bo-Kaap, che si snoda dalle pendici della Signal Hill, è caratterizzato da numerose moschee e case basse del primo XIX secolo, dipinte in colori sgargianti. È un quartiere vitale, alla moda, in cui vivono artisti e yuppie, che si mescolano con i molti musulmani. In questo sobborgo ha il proprio centro il movimento People Against Gangsterism and Drugs (PAGAD), un'associazione di stampo islamico che si propone di combattere il crimine organizzato e lo spaccio di droga nella città.
Il Victoria & Albert Waterfront. Il molo del Victoria & Alfred Waterfront è una delle mete turistiche più rinomate della città; vi si trovano il museo marittimo e il Two Oceans Aquarium, in cui si può ammirare la fauna marina dell'Oceano Atlantico e dell'Oceano Indiano. Lo Scratch Patch è un'esposizione di minerali e l'Imax Theatre-Cyber World offre spettacoli hi-tech e film in 3D. Dal molo parte il Robben Island Ferry, che conduce i turisti a Robben Island.
Osservatorio. Situato nella zona sud della città, questo quartiere è il cuore culturale di Città del Capo, frequentato da artisti e studenti. Si trova vicino ai campus universitari di Groote Schuur, dove Barnard effettuò il primo trapianto di cuore del mondo. Nella stessa zona si trova l'imponente mausoleo in onore di Cecil Rhodes (Cecil Rhodes Memorial).
Kirstenbosch. Il giardino botanico di Kirstenbosch, situato sul lato est della Table Mountain, è un polmone verde di 530 ettari. Fra le quasi 10.000 specie di piante che vengono coltivate in questo giardino (uno dei più belli al mondo) si trovano anche tutte le principali specie del fynbos sudafricano.
Township
Constantia. Constantia è la zona più esclusiva della città; è qui che VIP come Desmond Tutu o Wilbur Smith hanno la propria residenza, insieme alle grandi famiglie storiche del Capo. Si alternano ville (alcune delle quali sono adibite a museo) e vigneti.
Le township. Come le altre grandi città sudafricane, Città del Capo ha la propria cintura di township, i quartieri poveri dove vivono i neri rimasti al margine della società. Le township di Città del Capo si trovano nella zona delle Cape Flats. Khayelitsha, Gugulethu, Mitchell's Plain, Atlantis e Athlone sono i sobborghi in cui si trovano le case popolari; altrove nelle Flats si estendono i cosiddetti squatter camps, le baraccopoli.
Consigliamo:
Table Mountain E' una montagna piatta nel Western Cape, che sovrasta i palazzi di Cape Town ed è perfettamente inserita nel territorio cittadino. "Maclear's Beacon" è Il punto più alto della montagna e deve il suo nome ad un segnale, il beacon (faro), posto da Thomas Maclear quale punto di riferimento per calcoli di trigonometria. Oltre 1.400 specie di piante sono presenti sulla Table Mountain: fra queste spiccano le protee, che sono fiori tipici del posto. Fra gli animali i più comuni sono l i roditori come l’irace del Capo, le manguste, e non mancano i serpenti e le tartarughe. La montagna è accessibile da Città del Capo usando una cabinovia da 65 posti che sale in circa 7 minuti. Alcuni dati: Lunghezza del tavoliere: 3,2 Km. Età geologica della montagna: da 400 a 500 milioni di anni. Tipo di roccia: arenaria.
Castle of Good Hope. Costruito dagli olandesi tra il 1666 e il 1679 a scopo difensivo, questo castello presenta una struttura pentagonale con massicce mura in pietra e ospita ancora oggi la sede del comando militare del Western Cape. Se possibile, vi consigliamo di visitarlo prendendo parte a una delle visite guidate gratuite che si tengono dal lunedì al sabato alle 11, alle 12 e alle 14. All'interno del Castle of Good Hope si trovano l'interessante Military Museum e la William Fehr Collection at the Castle of Good Hope che ospita mostre di reperti antichi e di opere decorative di grande interesse. Non dimenticate di salire in cima ai bastioni per ammirare l'intera struttura del castello dall'alto e un meraviglioso panorama che si spinge fino alla Grand Parade.
Company's Gardens. Realizzati come coltivazione di ortaggi della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, questi giardini pieni di verde e di ombra costituiscono il posto ideale per chi desidera concedersi un momento di relax. Nel corso del XIX secolo furono trasformati in un magnifico giardino ornamentale, comprendente una splendida collezione di specie botaniche provenienti sia dal Sudafrica sia da altre parti del mondo, tra le quali spiccano frangipani, poinciane, aloe e rose. Gli scoiattoli che vedrete scorrazzare furono portati a Cape Town dall'America settentrionale da Cecil Rhodes, la cui statua si erge al centro dei giardini.
District Six Museum. Questo toccante museo non solo ripercorre le vicende dell'ormai scomparso District Six, ma vuole anche rendere un doveroso omaggio alle circa 50.000 persone appartenenti a tutti i gruppi etnici che abitavano in questa zona prima degli sfratti forzati degli anni '60 e '70. Molte visite guidate delle township partono da questo quartiere per illustrare la storia delle leggi che limitavano la libertà di movimento nel Sudafrica dell'apartheid. All'interno del museo è ospitata una cartina del quartiere, sulla quale gli ex abitanti hanno indicato l'ubicazione delle loro case demolite e altri luoghi particolarmente significativi, ed è possibile ammirare la ricostruzione degli interni di alcune case, una raccolta di fotografie sbiadite e alcune registrazioni di grande interesse. Molti membri del personale - costituito per la quasi totalità da ex residenti del quartiere - hanno storie struggenti da raccontare. L'adiacente Sacks Futeran Building (15 Buitenkant St) ospita al suo interno un paio di interessanti mostre permanenti dedicate alla storia del calcio nella regione del Capo, dalle sue origini, alla fine del XIX secolo, fino ai giorni nostri.
Piccola descrizione del South African Museum
Il South African Museum è un museo di storia naturale davvero affascinante, che mette in mostra centinaia di specie diverse, abitanti della terra, del mare e dell’aria, permettendo ai visitatori di vedere, sotto un unico tetto, creature incredibilmente diverse fra loro come dinosauri, i mammiferi, pipistrelli o anche i resti fossili di specie di 250 milioni di anni fa.
Piccola descrizione del Castello di Buona Speranza
Costruito dagli Olandesi nel 1666 ed il 1679, Il Castello di Buona Speranza è il più antico edificio sopravvissuto in Sud Africa eretto sul lungomare di Città del Capo. Questa fortificazione pentagonale sostituì una fortezza di legno costruita dal comandante Jan van Riebeeck nel 1652 come stazione di rifornimento marittimo per la Compagnia Olandese delle Indie. Il castello ospita la sede regionale della South African Army, la famosa collezione di William Fehr, raccolta di opere storiche, il Museo Militare, che illustra la storia militare del castello e della colonia del Capo, e altre interessanti attrazioni.

Prende il nome da Simon Van Der Stel, uno dei primi governatori della colonia olandese, è la cittadina più famosa delle Winelands, con le sue case in stile Cape Dutch (olandese del Capo) bianche con i tetti di paglia o in stile vittoriano, le sue stradine bordate di querce centenarie, le frotte di studenti universitari. Consigliamo di passeggiare nel centro storico, cartina alla mano, identificando gli edifici, degustando vini e cibi nei molti ristorantini e delicatessen. Oltre i soliti negozi di artigianato africano si trovano antiquari e negozi di oggetti per la casa, librerie, enoteche, gallerie d’arte. Molti amano fare shopping a Stellenbosch perché ha dimensioni umane rispetto ai grandi centri commerciali di Città del Capo. Il sabato mattina c’è un mercatino di slow food e artigianato appena fuori dal centro. Il Museo Villaggio o Dorp Museum è un must e piacerà anche a chi non è appassionato di musei: si compone di quattro case arredate secondo epoche diverse, con scene di vita quotidiana. I custodi sono in costume d’epoca. Per gli amanti d’arte vale la pena visitare anche il Sasol Museum e il Rupert Museum. Stellenbosch si trova al cuore della zona vinicola, con tenute che producono fra i migliori vini del Sudafrica e talvolta anche fra i migliori del mondo. Le principali aziende vinicole di Stellembosch sono:
1) Beau Joubert Vineyards & Winery. 2) Miles Mossop Wines. 3) Quoin Rock. 4) Louiesenhof. 5) Van Ryn's Distillery & Brandy Cellar. 6) Nietvoorbij. 7) Dornier Wines. 8) Klein Gustrouw Estate. 9) Allesverloren

La città di Robertson, risalente a 150 anni fa, «il cuore della Strada del Vino», è una destinazione pittoresca situata a due ore di auto da Città del Capo. Le offerte culinarie della città sono la principale attrazione per alcuni visitatori, in quanto vanta numerose proprietà e ristoranti premiati. Tuttavia, è anche famosa per i suoi fiori: colonne di canne rosse e gialle, abbondanti cespugli di rose e jacaranda fiancheggiano le strade, accanto a fotogeniche case vittoriane. La città vanta diversi monumenti nazionali, tra cui la Chiesa Rosa, l'edoardiano n. 12 Piet Retief Street e l'intrigante museo cittadino. Gli appassionati di cultura apprezzeranno anche la meravigliosa galleria d'arte contemporanea Robertson e la varietà di eventi che si svolgono durante tutto l'anno. Gli splendidi terreni agricoli, i frutteti e le valli circostanti sono fiancheggiati da eccellenti sentieri escursionistici e ciclabili.

Confina con le montagne Swartberg e Langeberg nel Capo Occidentale del Sudafrica, la lunga valle del Klein Karoo è famosa per le sue bellezze naturali paesaggistiche e per l'ampia gamma di attrazioni. Le imponenti montagne offrono uno sfondo maestoso alla zona, e i loro fiumi conferiscono alle valli una vegetazione lussureggiante che contrasta con il paesaggio semi-desertico circostante. Alcuni dei punti salienti del Klein Karoo includono i maestosi passi e gole delle maestose montagne Swartberg, le mistiche grotte di Cango e le divertenti fattorie di struzzi di Oudtshoorn, e gli abbondanti frutteti della valle del Langkloof. I visitatori non vedono l'ora di conoscere il ricco patrimonio del Sudafrica nelle numerose città storiche; vedere animali come la volpe dalle orecchie di pipistrello, suricato e gechi che abbaiano; e ascoltare musica, teatro, arte e un'eccellente cucina locale al Klein Karoo National Arts Festival.

La pluripremiata Samara Karoo Reserve è un viaggio di conservazione su 67.000 acri di natura selvaggia rinata nella bellissima regione del Grande Karoo in Sudafrica. Fondata nel 1997, Samara ha aperto la strada alla riqualificazione di questo paesaggio semiarido ma con una biodiversità unica, catalizzando una visione ambiziosa di espandere la tenuta protetta fino a un'area di 3 milioni di acri in un hotspot globale di biodiversità.
Oggi la riserva è una delle destinazioni safari più diversificate del Sudafrica, che comprende cinque biomi di vegetazione con una topografia sorprendentemente varia, che ospita oltre 60 specie di mammiferi tra cui i Big Five e il ghepardo, oltre a 225 specie di uccelli. Tre rifugi intimi accolgono solo 40 ospiti alla volta per safari lenti, significativi ed eccezionali.
Soggiornando a Samara, ogni ospite ha un ruolo nella salvaguardia perpetua del paesaggio. Tuttavia, per coloro che la visitano, la magia di Samara va oltre la sua importanza per la conservazione. Immergersi in questo paesaggio pieno di sentimento di infiniti orizzonti significa sperimentare una ricalibrazione della frenetica mentalità moderna, una profonda riconnessione con la natura e una visione commovente di speranza per il futuro.

Port Elizabeth è una delle principali città portuali del Sudafrica situata nella Provincia del Capo Orientale, sulla costa meridionale (Oceano Indiano), equidistante (800 km) sia da Città del Capo verso Ovest che da Durban verso Est.. La baia su cui si affaccia la città, Algoa Bay, comprende anche Uitenhage e Despatch, che formano con Port Elizabeth una zona urbana praticamente ininterrotta. Pochi chilometri a nord di Port Elizabeth si trova l'ingresso nell'Addo, uno dei parchi nazionali più importanti del Sudafrica. Port Elizabeth è un importante polo industriale e culturale. È sede di numerosi stabilimenti automobilistici e di una delle principali università del Paese, la Nelson Mandela Metropolitan University.
Cenni storici.
I primi a utilizzare la baia di Algoa come stazione di rifornimento per le navi dirette a Goa, in India furono i portoghesi, a partire dal XVI secolo. Quando gli olandesi presero progressivamente il controllo della fascia costiera meridionale del Sudafrica, la zona di Port Elizabeth venne a rappresentare grosso modo il confine orientale della Colonia del Capo. Nel 1799, dopo aver conquistato la Colonia, gli Inglesi edificarono il fortino di Fort Frederick in un punto rialzato, per proteggere la foce del fiume Baakens e la baia da un possibile sbarco dei francesi. Il forte prende il nome da Frederick, Duca di York. I francesi non arrivarono mai a Port Elizabeth, e il fortino rimase inutilizzato. L'insediamento di Port Elizabeth fu fondato nel 1820 da Sir Rufane Donkin, Governatore della Colonia del Capo, e accolse inizialmente una popolazione di 4000 coloni britannici. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti, pare debba il proprio nome alla moglie di Donkin, Elizabeth, e non alla regina Elisabetta I d'Inghilterra. Durante la Seconda Guerra Boera, gli inglesi costruirono a Port Elizabeth un campo di concentramento per i prigionieri boeri. Nel settembre 1977, il leader del movimento anti-apartheid Coscienza Nera, Stephen Biko, fu gravemente ferito in un carcere di Port Elizabeth, morendo meno di una settimana dopo.
CONSIGLIAMO:
Il Donkin Heritage Trail è un percorso turistico di 5 km, segnalato da cartelli, che collega 47 punti di interesse nella zona del centro storico di Port Elizabeth. Fra le principali attrazioni turistiche all'interno dell'area urbana di Port Elizabeth si possono citare:
La Riserva Donkin, un piccolo parco cittadino situato sulla collina che domina il centro della città; vi si trovano un faro del 1861 (oggi adibito a ufficio turistico) e una piccola piramide di pietra in onore della moglie di Donkin; L'Edward Hotel, albergo ancora funzionante, in stile edoardiano (esattamente di fronte alla Riserva Donkin), il fortino di Fort Frederick, edificato dagli inglesi. l'Horse Memorial, un monumento in onore dei molti cavalli e muli che morirono durante la Seconda Guerra Boera, fra il 1899 e il 1902;
l'Opera House vittoriana, ancora in uso; altri edifici storici in stile coloniale sono la City Hall (1862) con il suo campanile (1883) e il Feather Market Hall (un imponente edificio che include sale da concerti e sale da conferenza); Il Campanile, eretto in memoria dei primi coloni britannici; alto 53,5 m, contiene il più grande sistema di campane del Sudafrica, e include una "Observation Room" da cui si domina tutta la città con lo sguardo. Il nome "campanile", in italiano, è stato scelto con riferimento allo stile architettonico "italiano", a cui il campanile si ispira; In posizione decentrata si trova la zona del Boardwalk, in cui sono raccolte attrazioni turistiche moderne, come l'acquario, il museo dei rettili, e i centri commerciali. L'agglomerato di Algoa Bay viene considerato la capitale sudafricana degli sport acquatici. Le numerose spiagge (King's Beach, Humewood Beach, Hobie Beach, Pollock Beach, Brighton Beach, Bluewater Bay, St George's Strand e Wells Estate) sono attrezzate per surf, windsurf, scuba diving. Nella zona dell'estuario dello Swartkops River si praticano invece sport come la canoa. Il territorio intorno alla città è in gran parte adibito a riserva naturale. Oltre all'importante Addo Elephant National Park, si possono citare la riserva marina di Sardinia Bay e la riserva faunistica di Shamwari. Cenno particola per La "Voting line". La scultura metallica nel cuore della Donkin Reserve. Passeggiando nei pressi della Voting Line, la meravigliosa scultura situata nel cuore della Donkin Reserve a Port Elizabeth, si coglie a pieno il concetto di Nazione Arcobaleno e lo spirito del Sudafrica. La scultura metallica raffigura infatti la comunità dei sudafricani appartenenti alle diverse etnie che votarono alle prime elezioni democratiche del 27 aprile 1994. I cittadini sudafricani che hanno votato alle storiche elezioni del 27 Aprile 1994 vi racconteranno di quel giorno indimenticabile in cui, tutti insieme, gettarono le fondamenta per costruire la democrazia del loro paese. In quel momento così straordinariamente importante, sotto gli occhi di tutto il mondo, che osservava gli eventi con il fiato sospeso, le differenze e le ingiustizie del passato furono superate e i cittadini sudafricani si misero in coda, tutti uniti, per esprimere il loro voto. L’uomo che fu eletto primo presidente non poteva che essere Nelson Mandela. Passeggiando intorno a questa imponente scultura, vi sentirete davvero partecipi di quello straordinario, storico evento, rivivendo l’emozione di un’elezione che ha fatto la storia. La scultura, lunga 38 metri, raffigura con estrema naturalezza un gruppo di cittadini sudafricani diversi per età, statura ed etnia, che si sono messi in coda per il voto. Per rendere la rappresentazione ancora più vera ed efficace, il gruppo comprende anche una coppia di gabbiani che svolazza sulla testa degli elettori. Davanti a tutti, staccato dalla fila, si staglia la figura di un Nelson Mandela sorridente e trionfante che solleva il braccio in segno di vittoria. Questo insolito tributo al popolo sudafricano e al suo leader carismatico è soltanto una delle molte opera d’arte che di recente sono state installate nella Donkin Reserve, nel quadro del progetto di rivitalizzazione urbana promosso dalla Mandela Bay Development Agency's (MBDA). La scultura che raffigura Mandela è anche il nuovo logo del Nelson Mandela Foundation's Madiba Trust, che, tramite la MBDA, ha accordato agli autori della Voting Line, Anthony Harris e Konrad Geel, il permesso di rappresentarlo. La Donkin Reserve è un parco pubblico che porta il nome del suo fondatore, Sir Rufane Donkin. Oltre alle opere d’arte disseminate in tutta l’area, il parco ospita nella zona antistante il faro il Donkin Memorial, un’installazione piramidale eretta in memoria della moglie di Sir Donkin, Elizabeth. Sir Donkin amò profondamente la sua sposa, tanto da dare il suo nome anche alla loro città, Port Elizabeth. Il gruppo scultoreo della Voting Line esprime il compimento del processo storico che la città di Port Elizabeth ha vissuto e la sua collocazione nel cuore della Donkin Reserve sancisce la nascita di una nuova città, in un nuovo Sudafrica. La Voting Line è parte del progetto ‘Route 67’ promosso dalla MBDA: una mostra espositiva costituita da 67 opere d’arte che anno dopo anno celebrano l’impegno e l’abnegazione che Nelson Mandela ha dedicato alla vita pubblica e al popolo del Sudafrica. Il gruppo scultoreo della Voting Line fa parte del Route 67 Public Art Works Project di Port Elizabeth.