La Ngorongoro Conservation Area, tra la Great Rift Valley e il Serengeti, ospita una varietà di ecosistemi, tra cui pianure degli altipiani, savana, praterie, foreste e paludi. Questo crea un paesaggio diversificato che offre habitat adatti a una vasta gamma di animali selvatici. I viaggiatori che visitano la Ngorongoro Conservation Area possono vivere una serie di esperienze incredibili e uniche come esplorare i suoi nove crateri vulcanici (uno dei quali è la più grande caldera vulcanica ininterrotta del mondo), osservare le dense popolazioni di animali selvatici - tra cui i Big 5, osservare una prolifica avifauna e scoprire le testimonianze dell'evoluzione della razza umana a Olduvai Gorge.

Le pareti del cratere di Ngorongoro racchiudono un Eden naturale dove la fauna selvatica prospera e rimane in gran parte incontaminata dalle minacce poste dall'umanità.  La regione di Ngorongoro è di una bellezza mozzafiato, con colline degradanti, profondi laghi di soda e ampie pianure punteggiate da foreste e ricche di vegetazione lussureggiante.

 

L'impegno per la conservazione del Ngorongoro

La Ngorongoro Conservation Area ospita circa 30.000 animali, tra cui i Big Five, facoceri, gnu, impala, zebre e il rinoceronte nero, in via di estinzione. Nei mesi di gennaio e febbraio, i viaggiatori possono assistere alla stagione del parto degli gnu, quando la Grande Migrazione attraversa il nord-ovest dell'area di Ngorongoro. Mentre le giraffe si trovano nell'area di conservazione, non compaiono nel cratere di Ngorongoro, forse perché i lati del cratere sono troppo ripidi per loro. Le grandi mandrie di erbivori attirano molti predatori, tra cui iene, leopardi e ghepardi.

La Ngorongoro Conservation Area ospita anche 8 branchi di leoni dalla criniera nera, per un totale di circa 70 esemplari, il cui patrimonio genetico è tuttavia compromesso dall'elevata consaguineità di una popolazione fortemente stanziale.

Nell'aprile del 2020, meno della metà della popolazione di leoni di Ngorongoro era adulta e si prevedeva che molti cuccioli e giovani non avrebbero raggiunto l'età adulta. Per combattere questo problema, Kope Lion ha lavorato per mettere in contatto i branchi di leoni isolati del cratere con i leoni del Parco Nazionale del Serengeti, per ampliare il patrimonio genetico.