All'inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, un gruppo di proprietari terrieri che la pensavano allo stesso modo si rese conto che un uso inappropriato del territorio avrebbe potuto portare al degrado dell'habitat e alla perdita di fauna selvatica per le generazioni future. Lavorando insieme, nel 1956 costituirono l'Associazione Timbavati, con l'obiettivo di preservare l'integrità naturale dell'area.

Da quell'inizio, la riserva è cresciuta e ora copre un'area di 53.396 ettari con 47 proprietari terrieri. Legata a uno statuto comune, l'associazione è un ente senza scopo di lucro impegnato unicamente a preservare la fauna e la flora della zona.

Un'importante pietra miliare nella storia della riserva è stata l'abbattimento, nel 1993, delle recinzioni che la separavano dal Parco Nazionale Kruger e da altre aree di conservazione private adiacenti. Questa espansione del sistema aperto comprendeva inizialmente le Riserve Naturali Private di Timbavati, Klaserie e Umbabat, e successivamente la Riserva Naturale di Balule, aggiungendo circa 184.000 ettari a quello che oggi viene definito il Grande Parco Nazionale Kruger. Più di recente sono state abbattute anche le recinzioni tra il Timbavati e il suo vicino a ovest, Thornybush, aprendo così altri 14.500 ettari, favorendo ulteriormente la migrazione naturale delle specie.

Dalle sue origini la riserva ha raggiunto uno straordinario livello di sviluppo che ne fa oggi una delle riserve private più esclusive di tutto il Sudafrica.

Timbavati ospita un'incredibile quantità di fauna, tra cui tutti i Big 5, ma è famosa soprattutto per la sua popolazione di leoni e del suo particolare patrimonio genetico, estremamente diversificato.  La diversità genetica fornisce la base per l'adattabilità attraverso la selezione naturale al variare delle condizioni ambientali. E anche se non si tratta propriamente di una mutazione genetica, è a Timbavati che furono avvistati per la prima volta esemplari di leone bianco, negli anni '70 del secolo scorso.