La regione delle Cape Winelands è è una grande regione vinicola, costellata di fattorie dallo stile architettonico Cape Dutch, in un delizioso contesto bucolico. E' senza dubbio la capitale culinaria del Sudafrica. Oltre a un'ampia scelta di cantine di aziende vinicole con vini di prima classe, i visitatori scopriranno una varietà di formaggi di produzione locale, olive, frutta di qualità da esportazione e prodotti biologici da assaggiare e acquistare.
Situate a breve distanza da Città del Capo e famose per la produzione di alcuni dei vini più pregiati al mondo, le Cape Winelands deliziano i viaggiatori con i loro magnifici paesaggi, i vini pregiati e i pasti deliziosi. Le pluripremiate aziende vinicole si estendono lungo pendii ricoperti di viti verdeggianti e si affacciano su panorami montani. Le pittoresche cittadine con la caratteristica architettura olandese del Capo riflettono l'influenza ugonotta della regione.
Conosciuta come la capitale gastronomica del Sudafrica, la splendida Franschhoek vanta ristoranti raffinati ed eccellenti pasticcerie. Oltre alle normali degustazioni di vino, i visitatori possono assaggiare il delizioso cioccolato, il formaggio e le olive della zona.
Perché visitare le Cape Winelands
- Gli eccellenti ristoranti di Franschhoek sono rinomati in patria e all'estero. Se si aggiungono le splendide montagne, le gallerie e i negozi di antiquariato, si ottiene un quadro dell'ospitalità che caratterizza questa piccola città.
- Con il suo fascino storico, la cultura, il patrimonio architettonico, il vino e una delle rocce solide più grandi del mondo, la Paarl Mountain, Paarl è ricca di paesaggi mozzafiato e offre ai turisti più allenati una scelta di percorsi ciclistici e naturalistici.
- Non perdetevi un giro panoramico sul Bain's Kloof Pass. Robertson - la "città giardino del Boland". Assaggiate un bicchiere di pinotage, una miscela di vini rossi unica in Sudafrica.
- Stellenbosch è una bellissima città universitaria, con viali alberati e una miriade di locali, ristoranti e gallerie d'arte.
