La Costa Swahili della Tanzania viene quasi sempre trascurata dai visitatori che si riversano sul più famoso arcipelago di Zanzibar.

Tuttavia, coloro che guardano più da vicino scopriranno una delle aree selvagge più belle della Tanzania.

Le spiagge sono idilliache: lunghe distese di sabbia deserte, intervallate da sonnolente cittadine swahili e piccoli villaggi di pescatori. Un tempo le città erano importanti centri di commercio e ospitavano schiavisti arabi, mercanti swahili e, in seguito, coloni tedeschi. Oggi il commercio si è in gran parte trasferito altrove e le città sono tranquille e in via di decadimento.

  

La Tanzania ha 880 miglia di costa, in gran parte non sviluppata, che offre ai viaggiatori l'opportunità di sperimentare la cultura Swahili e di visitare alcune spiagge praticamente vergini, soggiornando in piccoli lodge di solito a gestione familiare.

La cultura swahili, come la sua gente, è un mix di arabo e africano, come risultato dei posti di commercio che sono stati stabiliti per secoli lungo la costa dell'Africa orientale. Gli arabi, provenienti dal Medio Oriente con i venti monsonici di sud-ovest, stabilirono lungo la costa delle postazioni commerciali, scambiando schiavi, avorio e oro in cambio di stoffe, perline, oli e vasi dipinti. Quando i venti cambiavano, sei mesi dopo, tornavano indietro.

La costa della Tanzania ha alcune città e porti storicamente significativi, come Pangani e Bagomoyo a nord e Mikindani a sud, che erano importanti punti di scambio, risalenti a molti secoli fa. In seguito divennero importanti postazioni per i tedeschi, quando presiedevano il Paese, prima che fosse consegnato agli inglesi, in seguito al Trattato di Versailles del 1919.

La storia di Pangani, come quella di molte altre città costiere, risale a molti secoli fa, come testimoniano le antiche tombe portoghesi che si possono ancora vedere fuori dalla città, risalenti al XV secolo. In realtà, esistono riferimenti ancora più antichi alla città, risalenti al I secolo, negli scritti dell'anonimo autore di Perlipus of the Erythrean Sea. Questi descrivono un insediamento all'imbocco di un fiume, alla cui estremità si vedeva una montagna bianca. Potrebbe trattarsi del monte Kilimanjaro, che è la sorgente del fiume Ruvu, che incontra il mare a Pangani.

Pangani era il quartier generale dell'Africa Orientale Tedesca, che si concluse con una rivolta da parte di un capo locale, chiamato Abushiri, che stanco della brutalità dei tedeschi si ribellò, in quella che divenne nota come la Rivolta di Abushiri del 1888. La rivolta si estese a Tanga e a sud fino a Mikindani e costrinse i tedeschi a ritirarsi nelle due roccaforti di Bagomoyo e Dar es Salaam.

Visitare uno di questi lodge è un'esperienza molto diversa dalle spiagge più affollate di Zanzibar, dove in genere si viene trattati più come turisti che come visitatori. Non si può negare che Zanzibar offra spiagge tropicali idilliache, ma se preferite seguire un sentiero meno battuto, una vacanza al mare in Tanzania può essere un'allettante e altrettanto speciale pausa post safari.